Pubblichiamo uno stralcio da una tesi di laurea di una femminista milanese e una testimonianza. Continueremo il dialogo nei prossimi numeri. Per cui mi sono posta, io per prima, soggetto-oggetto di questa ricerca rivolgendo a me stessa quegli interrogativi a cui, in. Anche le donne che ho intervistato vivono una situazione molto simile alla mia. Esse provengono nella maggior parte dalla piccola-media borghesia; la loro età varia dai 21 ai 33 anni. La convivenza nelle sue forme, più o meno sganciate dagli schemi del rapporto tradizionale, comporta pur sempre una messa in comune delle basi pratiche della vita: la casa; il reddito, la presenza fisicq il quotidiano,,! Lei 28 anni — lui 39 anni sposati civilmente da 5 anni. Poi, evidentemente, subentrano altri bisogni di sicurezza, per cui abbiamo deciso di sposarci. Non è vero che ci si sposa sempre per compiacere i genitori.
L'uno è isolamento, solitudine. Quello vero, certo, è intrinsecamente duale, nel senso affinché il due è una possibilità affinché prima o poi si estrinseca, escludendo nulla togliere all'identità dell'uno, o migliore alla sua diversità. Infatti l'identità dell'uno, la creatività che lo caratterizza, sta nel suo sdoppiarsi. Non ha concetto parlare di identità dell'uno a astrarre da quella del due. Uno e due hanno due identità diverse, differentemente non si spiegherebbe lo sdoppiamento, e tuttavia un'identità senza l'altra non sussiste. L'uomo, in un certo senso, caccia la donna e la donna l'uomo nel momento in cui ha disperato o sta per perdere l'identità di sé, anche se non è notevole esatto parlare di perdita o confusione. Dobbiamo piuttosto esigere dalla società affinché certi meccanismi non avvengano in metodo automatica ad es.
La coppia riconosce lo stato di accesso quando un fattore scatenante si presenta in modo drastico come la esplorazione di un tradimento, ma la accesso in realtà era già presente. Non si arriva mai direttamente al abiura in una coppia serenamente stabile, avanti si presentano litigi, disguidi, si notano maggiormente i difetti, spesso dopo tanti anni insieme ci si accorge affinché forse il compagno non è la persona giusta per noi, ci si rende conto che le cose in comune sono sempre meno e di conseguenza i litigi e le discussioni aumentano. Come riconoscere la crisi di coppia? Innanzitutto bisogna capire se la crisi è momentanea o se la cosa va avanti da troppo cielo e nonostante gli sforzi da entrambe le parti sembra impossibile uscire da questa situazione di disagio. Ma una coppia stabile risolverà più o inferiore facilmente ogni tipo di problema. Innanzitutto bisogna capire se si tratta di una vera e propria crisi e se il nostro compagno è la persona giusta, la persona che vorremmo al nostro fianco per tutta la vita. Ci piace veramente? Ci fa star bene?
E che in certi casi, riconoscere di aver bisogno di un aiuto esterno, non significa svilirlo ma sottolinearne il valore, riconoscendo la necessità di costringersi attivamente per il benessere del denuncia e per la sua vitalità. La flessibilità che offre la possibilità di cambiare pur senza disdegnare il capriccio del conosciuto, ossia di una abitudine sufficientemente sana nella quale, ciclicamente, come possibile assecondare i continui mutamenti degli individui e della coppia. Bisognerebbe sempre chiedersi se si hanno ancora i soliti obiettivi, i soliti bisogni e se questi dovessero cambiare cercare di cambiare rotta, cercando di aggiustare il tiro insieme al partner. Ricordiamoci sempre che la maggior parte delle coppie che si lasciano è perché non viaggiano più sullo stesso binario. Attuale aspetto viene sempre poco considerato. Ricordatevi sempre che ci sono dei momenti da tollerare anche se non condivisi, ma per avere un sano comparazione, ci vogliono momenti e luoghi adatti.
Affetto e donne: adattarsi è ok, bensм con moderazione Problemi di coppia: la soluzioni è donna. Lo stesso vale quando la richiesta è di apparire su un problema che riguarda la coppia. Tra due persone unite da un legame amoroso si raggiunge, ad un certo punto della relazione, un dato equilibrio. Oggi, a determinare la funzionalità o meno di un denuncia di coppia è, sempre più addensato, la donna.