Vivo una relazione con un altro uomo, anche lui sposato, e non è per dare alla nostra storia una motivazione melensa o per giustificare la voglia di sesso se lo chiamo amore. Per me lo è. Ho cominciato a vederlo pochi mesi dopo la nascita di mio figlio. Avevo ancora la linea nera sulla pancia, a contrassegno di una gravidanza molto recente, e già facevo sesso con lui. Il mio non è un capriccio. Sono innamorata di entrambi e quel che so è che la monogamia è una gran stronzata e farei bene a dirlo con chiarezza soprattutto a me stessa. Mi piacerebbe riuscire a dirlo a mio marito ma sono certa che lui mi lascerebbe e io non ne capirei proprio la ragione. I miei due uomini sono comunque due persone davvero diverse. Pacato, buono, assolutamente pieno di buon senso e dolcissimo.
Non ho mai avuto pregiudizi quando ho sentito o letto racconti di donne che vivevano questa situazione, sono stata sposata anche io e ho sempre detto che l'amante si insinua su un territorio già minato e affinché mai è la colpa del altro ma della coppia che non trovando soluzioni attraverso il dialogo, la cognizione, la fiducia di un rinnovato denuncia danno spazio all'amante maschile o effeminato sia chiaro Nella mia enorme abbandono emotiva e nel disagio che questa comporta specie quando si hanno figli ho sempre avuto il coraggio di scegliere; ho avuto sempre belle storie, con uomini single, ma mai nessun grande amore. Poi in un epoca davvero brutto inocntro lui, l'uomo abbracciato, quello che ho sempre rifiutato perchè non mi dava mentalmente prospettiva alcuna. E sta nascendo l'amore. Mi adunanza ieri sera a stare male della sua assenza, un male fisico affinché non provavo da qualche tempo e sento lui che mi dice di provare le stesse cose. Ho cercato di parlargli, di chiedergli di conversare con la moglie, a me dispiace che una famiglia si spezzi e che quella donna soffra il calma di un uomo che non la ama più.
Bensм lui non molla un colpo, viene in auto a guardarmi da assente. Piccola, 11 Marzo Rispondi leilei è quello che raccontava sempre a me, di vivere una situazione di affaticamento, di lei che lo umiliava anteriore a tutti, che non le stava nulla bene. Io non ci credenza più a quello che raccontano. Gli ho risposto che questa è una questione che deve risolvere con ella, visto che ci resterà tutta la vita. Elisabetta, 19 Febbraio Rispondi Fitta scrivo qui in risposta a post di Fes probabilmente inviato prima di cambiare nickname. Al dolore di ella o qualunque cosa tu ora immagini lei provi, bene,…. Le tue azioni, dettate da un primo timido esperimento di uscire da questa situazione affinché ti fa stare male, sono legittime e non devi renderne conto a nessuno. Da quel momento ti senti leggero e comincia la risalita. Guarda che ci siamo noi in quella direzione mica è un salto nel vuoto, atterri su una rete di solidarietà molto stretta.
Previous Next Stai con la persona sbagliata? Come capire se siete incompatibili Gli amori difficili sono caratterizzati da una grande intensità emotiva che manca di solito nelle relazioni più normali. Per questa ragione, anche se il denuncia procura più sofferenza che gioia, chi ne è coinvolto non riesce e spesso non vuole rinunciare a colui che considera un grande amore. Come capire allora se le difficoltà affinché si sta vivendo con il adatto partner fanno parte delle inevitabili problematiche di coppia che non risparmiano neanche le coppie più affiatate oppure sono il segnale che stiamo vivendo un rapporto dannoso per il nostro appagamento psicologico? Ma sebbene il rapporto provochi un elevato grado di sofferenza e di umiliazioni , chi ne è coinvolto non riesce a porre acuto alla relazione. I rapporti patologici hanno una componente ossessiva: anche se il partner fa soffrire, lo si vuole ad ogni costo. Nei rapporti felici i componenti della coppia sanno scambiarsi i ruoli : entrambi danno e prendono a seconda delle circostanze.
